Prevenzioni, azioni e obblighi per prevenire potenziali rischi
Come ogni anno, l'arrivo dell'estate porta con sé potenziali rischi causati da numerosi insetti vettori, tra cui la zanzara tigre. Per prevenire e monitorare eventuali trasmissioni di malattie, resta imprescindibile un'azione di prevenzione congiunta di Regione, Comune e cittadini.
Cosa fa la Regione
La necessità di contenere la proliferazione di Zanzara Tigre (Aedes albopictus) rende necessaria una pianificazione degli interventi prevedendo sinergie e collaborazioni a diversi livelli. Agli Enti Locali spetta la gestione della disinfestazione, mentre il Servizio Sanitario Regionale è tenuto a sorvegliare la diffusione delle malattie trasmesse da vettori e a supportare le Amministrazioni nelle attività di monitoraggio entomologico, nella programmazione degli interventi di lotta al vettore e nell’attuazione di progetti di comunicazione e coinvolgimento dei cittadini. Il Gruppo Tecnico regionale collabora alla stesura e attuazione del Piano regionale arbovirosi e contribuisce a sviluppare, a livello locale, le capacità di declinare operativamente i programmi e le azioni individuate in ambito regionale, nel contesto di una programmazione coordinata che tenga conto della situazione specifica e delle realtà locali (dimensioni territoriali, intensità dell’infestazione, ecc.). Questo coordinamento ha l’obiettivo di assicurare interventi omogenei e una loro gestione efficace, anche attraverso la produzione di strumenti operativi che aiutino nel coinv
olgimento della cittadinanza e nell’espletamento delle procedure di appalto delle attività di disinfestazione.
Linee guida regionali su trattamenti adulticidi 2022
Scopri la campagna di prevenzione
Cosa fa il Comune di Campogalliano
Da anni il Comune di Campogalliano si impegna a effettuare mensilmente, tramite ditta incaricata (da aprile a settembre), trattamenti larvicidi, come indicato dall'Assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna. L'operazione viene eseguita nei tombini, nelle caditoie e in tutti i potenziali ristagni d'acqua delle aree pubbliche di Campogalliano.
Cosa devono fare i cittadini
La lotta alle zanzare non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento della popolazione. I siti a rischio di infestazione da zanzara tigre nelle aree pubbliche sono infatti solo il 20-30% del totale. Il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata. E' quindi necessario che i cittadini mettano in atto misure di prevenzione e di trattamento nelle aree di loro competenza.
Un'ordinanza della sindaca Guerzoni (in vigore dal 15 aprile al 31 ottobre di ogni anno) stabilisce:
1) il divieto di abbandono, definitivo o temporaneo, negli spazi pubblici e privati, di potenziali contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana o stagnante;
2) lo svuotamento di contenitori d'acqua stagnante, al fine di evitare accumuli idrici di acqua piovana. Diversamente, procedere alla chiusura del contenitore mediante rete zanzariera;
3) di trattare l'acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, e qualunque altro contenitore ineliminabile, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida;
4) di tenere sgombri i cortili da erbacce, sterpi, rifiuti di ogni genere, sistemandoli in modo da evitare il ristagno d'acqua;
5) svuotare fontane o piscine inattive, eseguendo adeguati trattamenti larvicidi;
6) lo svuotamento, nei cimiteri, dell'acqua stagnante dei portafiori e il loro riempimento - qualora non si disponesse di prodotti larvicidi - con sabbia umida.
L'ordinanza prevede inoltre che eventuali trattamenti adulticidi, eseguiti in spazi privati, debbano essere comunicati preventivamente, mediante l'allegato A presente nell'ordinanza, al Comune di Campogalliano e al Servizio Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento Sanità Pubblica dell'Ausl di Modena (tutti i recapiti sono indicati nell'ordinanza). I trattamenti adulticidi, in spazi privati, possono essere eseguiti solo in casi straordinari e limitatamente al periodo 15 luglio-15 settembre, secondo le procedure indicate nell'ordinanza.
Le violazioni dell'ordinanza sono accertate e sanzionate secondo quanto previsto dalla L.n. 689/1981, dalla Legge Regione Emilia-Romagna n. 21/1984 e dall'art 7 bis del Decreto Legislativo n. 267/2000.
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