La sindaca Paola Guerzoni scrive ai concittadini. Precisazioni e consigli sulla situazione Coronavirus
Cari campogallianesi, nelle ultime ore, si sta diffondendo la voce di un caso positivo al coronavirus nel nostro paese, lo hanno scritto anche giornali locali. Vi do alcune informazioni.
1) Il sindaco, autorità sanitaria locale, riceve la comunicazione ufficiale dalla Sanità. Io non l'ho ancora ricevuta, quindi niente conferma e niente smentita. Se e quando l'avrò, ve lo dirò.
In ogni caso, ci sono alcune cose importanti che mi preme dirvi:
2) Quando c'è un contagio, scatta immediatamente il protocollo sanitario che, fra l'altro, prevede che vengano direttamente contattate le persone che sono state a stretto contatto col contagiato.
3) La persona contagiata è messa in quarantena, all'ospedale o a casa, se le condizioni lo permettono. Anche i familiari sono messi in quarantena obbligata: non possono uscire dalla porta di casa (in caso di condominio, non possono andare neanche lungo le scale). Si mettono d'accordo con qualcuno che porti loro la spesa sullo zerbino. Se non hanno nessuno, può intervenire il comune coi volontari, ma di solito si attivano parenti, amici, vicini. Non si prende il virus appoggiando una borsa sullo zerbino.
4) Se la persona ha frequentato luoghi aperti al pubblico (come nel caso della ragazza carpigiana con la discoteca e la piscina) vengono inviati messaggi generali alla popolazione intera.
5) Se la persona contagiata ha figli che frequentano le scuole, anche in questo caso la Sanità avvisa le famiglie.
Quindi, cosa fare?
6) Continuare a vivere rispettando le regole sanitarie che già conosciamo. Avete capito, vero, che dobbiamo stare a distanza l'uno dall'altro? Se entrate in ambienti in cui non è possibile perché ci sono troppe persone, uscite.
7) Se avete dei dubbi, telefonate o scrivete ai contatti della Sanità che vi allego.
Ci sono cose da NON fare, invece
8) Diffondere nomi, cognomi, foto e altri dati sensibili di persone ufficiosamente o ufficialmente segnalate come contagi. Non si può. Né sui social, né su WhatsApp, né su altro. Si può essere denunciati. Chiaro?
9) Pensare che le persone che abitano nelle vicinanze di un contagiato o presunto contagiato siano degli "untori".
Permettetemi un paio di considerazioni un po' più personali:
- La caccia agli untori è un comportamento da persone che ragionano non con la testa. Non serve a niente di positivo. Consiglio di leggere il capitolo 31 de I Promessi Sposi.
- Ricordatevi che io o voi potremmo prendere il virus fra un'ora o fra alcuni giorni. O forse lo abbiamo adesso e ancora non lo sappiamo. Come ci sentiremmo se gli altri "ci buttassero in pasto ai leoni"?
Il picco del contagio non è ancora stato raggiunto. Quello che possiamo, anzi, DOBBIAMO fare è cercare di diluirlo in più tempo, in modo che la nostra Sanità abbia lo spazio e le risorse per curarci.
Non voglio sentire di persone che non seguono le regole (perché "non conta", "sono fatalista ", "è una normale influenza", "non ce la raccontano giusta ", "muoiono solo i vecchi" e altre cose simili). Tante categorie sono a rischio.
Cioè tante persone. E ogni persona vale. Le regole vanno eseguite ❗
Cerchiamo, per quanto possibile, di sostenere i nostri commercianti, baristi, operatori economici. Si può benissimo bere un caffè o fare la spesa, basta osservare scrupolosamente le norme sanitarie di sicurezza. Uno stipendo ridotto è una cosa. Uno stipendio a zero è un'altra cosa.
Statemi bene, campogallianesi.
Adesso disinfetto tablet e telefoni e poi mi lavo le mani scrupolosamente.
Dimostrate che siamo una bella comunità.
La sindaca.